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Con l’allentamento delle limitazioni dovute alla fase emergenziale Coronavirus sono ripresi a pieno regime i monitoraggi delle acque di balneazione con una importante novità rispetto agli anni precedenti. Quest’anno, infatti, oltre alle analisi ufficiali, grazie ad una iniziativa congiunta tra l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e la Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia, nel solco della proficua collaborazione interistituzionale in essere, verranno effettuati dei controlli supplementari in alcune aree del Golfo in cui, sporadicamente, gli scorsi anni è stata rilevata la presenza di contaminanti.

Il progetto si inserisce nella più ampia azione posta in essere dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto che ha avviato a partire da fine aprile 2020 una campagna di monitoraggio ambientale lungo la costa nazionale allo scopo di verificare il livello di qualità delle acque in seguito al recente lockdown. Tali monitoraggi supplementari permetteranno all’Agenzia di aumentare le conoscenze sulla qualità microbiologica delle acque di balneazione regionali.

A tale proposito Arpa e la Direzione Marittima di Trieste hanno concordato un piano di monitoraggio di approfondimento degli indicatori di contaminazione fecale e dei sali nutritivi nelle acque marino-costiere. I monitoraggi andranno ad integrare quelli ufficiali svolti da Arpa finalizzati alla determinazione dello stato di qualità delle acque di balneazione, dello stato di qualità dei corpi idrici e del programma della “Strategia Marina”.

Il piano di monitoraggio locale prevede che militari dipendenti della Direzione Marittima di Trieste effettuino ad intervalli regolari (mediamente ogni 15 giorni a partire dalla seconda settimana di maggio fino a metà settembre) campionamenti di acqua marina. I punti di prelievo individuati congiuntamente con Arpa sono le 11 aree balneabili (delle 57 totali) della costa nei quali, negli anni precedenti, era stato riscontrato il superamento dei limiti per i contaminanti fecali (Escherichia coli e Enterococchi fecali). I campionamenti, alternandosi con quelli dell’Agenzia per l’ambiente, consentiranno quindi di potenziare i controlli nei punti a maggiore criticità e di intervenire tempestivamente in caso di superamento dei limiti.

Un secondo monitoraggio operato sempre dai militari della Guardia Costiera riguarderà l’apporto di sali nutritivi (in particolare azoto e fosforo totale) dai principali fiumi regionali (Tagliamento ed Isonzo) e da 3 bocche di porto lagunari. Anche in questo caso la cadenza dei rilievi sarà quindicinale a partire dall’ultima settimana di maggio.

Tutti i campioni di acqua marina così prelevati verranno poi messi a disposizione di ARPA secondo le norme procedurali in vigore per le conseguenti analisi e classificazioni.